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L'ombelico di un mondo

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L'ombelico di un mondo
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5 de 11
  • Leonilde, la regina rossa
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    44:22
  • Fascisti dopo il fascismo - parte 2
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    1:02:11
  • Fascisti dopo il fascismo - parte 1
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    59:00
  • Qualcuno era democristiano
    I “mostri” democristiani, nel senso latino di monstrum, ovvero prodigio hanno segnato la storia dell’Italia per 50 anni, dal 1943. «La magrezza segaligna e affilata di De Gasperi, il pallore ascetico di Dossetti e dei “professorini”. Tra parentesi l’uno diffidava degli altri ben oltre l’aspetto fisico, attribuendo loro una mentalità: munita di allucinazioni e presunte divinazioni suggestive», scrive nel suo libro, Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua, Filippo Ceccarelli. In questa sesta puntata (ultima della prima stagione) parliamo del fondatore della DC, Alcide De Gasperi, dalla biografia assai variegata: fu deputato nel parlamento asburgico, poi segretario nazionale del Partito Popolare, poi in una condizione di ristrettezze di libertà e economica durante il regime fascista. Trovò rifugio come bibliotecario in Vaticano, ma con il Papa Pio XII ebbe sempre un rapporto difficile. Divenne presidente del consiglio e rappresentò l’Italia alla conferenza di Parigi, alla fine della Seconda Guerra mondiale. Nel suo partito si trovò sempre a dover mediare tra una sinistra movimentata e visionaria, condotta da Giuseppe Dossetti e una destra arroccata attorno alla figura del Papa con simpatie monarchiche e derive nostalgiche, incarnata dal presidente di Azione Cattolica, Luigi Gedda. Per i democristiani la straordinaria vittoria del 18 aprile del 1948 non fu una festa. Il partito che aveva sfiorato la maggioranza assoluta dei voti si trovò a gestire il potere in un paese ancora distrutto dalla guerra e con divisioni sociali ed economiche profonde. La legislatura che andò dal 1948 al 1953 non fu mai tranquilla. Si fecero luce due dirigenti della sinistra dossettiana. Uno pragmatico e duttile, Amintore Fanfani, l’altro più teorico e a volte spirituale, Aldo Moro. Nella loro vita furono spesso polemici tra di loro, ma alla fine si intendevano. Uno che aveva poco a che fare con la vita del partito, ma che in alcuni momenti ne fu un trascinatore, fu Giulio Andreotti. Ambiguo nei comportamenti e nelle relazioni. Non si è mai capito se lui sia stato l’uomo di De Gasperi presso il Vaticano o l’uomo di Pio XII presso, e qualche volta contro, De Gasperi. Bibliografia: Stefano Pivato, "Bella ciao. Canto e politica nella storia d’Italia", Laterza 2005 Stefano Pivato, "I comunisti mangiano i bambini: Storia di una leggenda", Il Mulino 2015 Marco Follini, "Democrazia Cristiana. Il racconto di un partito", Sellerio 2019 Piero Ignazi, "I partiti in Italia dal 1945 al 2018", Mulino 2018 Antonio Ghirelli, "Democristiani", Mondadori 2004 Atti e documenti della D.C. 1943-1967, Prefazione di Mariano Rumor, Edizione 5 Lune 1967 Filippo Ceccarelli, "Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua" Feltrinelli 2018 Paolo Pombeni, Guido Formigoni, Giorgio Vecchio, "Storia della Democrazia cristiana. 1943-1993", Il Mulino 2023 Vindice Lecis, "Il nemico", Nutrimenti 2018 Miriam Mafai, "L’uomo che sognava la lotta armata", Rizzoli 1984 Mimmo Franzinelli, Alessandro Giacone, "1960. L’Italia sull’orlo della guerra civile" Mondadori 2020 Silvio Lanaro, "Storia dell’Italia repubblicana. L’economia, la politica, la cultura, la società dal dopoguerra agli anni ’90", Marsilio 1996 Luigi Gedda, "18 Aprile 1948. Memorie Inedite Dell’artefice Della Sconfitta Del Fronte Popolare", Mondadori 1998 Guido Formigoni, "Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma", Il Mulino 2016 Bruno Vespa, "Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi", Mondadori 2004 Indro Montanelli e Mario Cervi, "L’Italia dei due Giovanni", Rizzoli 2012 Bruno Vespa, "Soli al comando", Mondadori 2017 Bruno Vespa, "Italiani voltagabbana. Dalla prima guerra mondiale alla Terza Repubblica sempre sul carro dei vincitori", Mondadori 2017 Enrico Menduni, "L’Autostrada del Sole", Il Mulino 1999 Leonardo Sciascia, "Todo Modo", Adelphi 2003 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    1:13:05
  • L’eresia dei Magnacucchi
    Nel gennaio del 1951 il segretario della federazione del PCI di Reggio Emilia, Valdo Magnani, dopo aver concluso la sua relazione al congresso, chiese alcuni minuti di attenzione ai delegati e illustrò un ordine del giorno, a titolo personale, dove si chiedeva al partito di impegnarsi affinché qualsiasi ingerenza armata che arrivasse da uno stato straniero fosse considerata inaccettabile. Il riferimento era ovviamente all’URSS di Stalin. Per un partito che in gran parte sognava di fare come la Russia e di vedere i cosacchi abbeverare i loro cavalli nelle fontane di piazza San Pietro quel discorso era un tradimento. In soccorso dell’amico e compagno Magnani arrivò da Bologna la medaglia d’oro al valor militare per i meriti acquisiti durante la lotta di liberazione da nazisti e fascisti, Aldo Cucchi. Deputato del PCI, come Magnani, e esempio di militante modello per tanti comunisti emiliani e romagnoli. Magnani e Cucchi divennero così i Magnacucchi. Dileggiati e emarginati in ogni struttura centrale e periferica del partito. Il segretario generale del PCI, Palmiro Togliatti, fu durissimo contro di loro: «Anche nella criniera di un nobile cavallo da corsa possono trovarsi due pidocchi», disse. BIBLIOGRAFIA Stefano Bianchini (a cura di) - Valdo Magnani e l’antistalinismo comunista (Edizioni Unicopli, 2013) Learco Andalò (a cura di) - L’eresia dei Magnacucchi sessant’anni dopo (Bonomia University Press, 2012) Franca Magnani - Una famiglia italiana (Feltrinelli, 1990) Mario Tobino - I tre amici (Mondadori, 1991) Mario Tobino - Il clandestino (Mondadori, 2018) Ignazio Silone - Uscita di sicurezza (Mondadori, 2021) Francesco Cundari - Comunisti Immaginari: tutto quello che c’è da sapere sul PCI (Vallecchi, 2009) Aldo Cazzullo e Edgardo Sogno - Testamento di un anticomunista. Dalla Resistenza al golpe bianco: storia di un italiano ( Sperling & Kupfer, 2010) Giorgio Bocca - Storia dell’Italia partigiana (Laterza, 1966) Sergio Claudio Perroni - Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale (Bompiani, 2010) Aldo Cucchi - Il mito di Stalin nell’Europa orientale (Il Canneto Editore, 2014) Per informazioni sulla colonna sonora, osservazioni e suggerimenti: [email protected] Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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    52:30

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Acerca de L'ombelico di un mondo

Il mondo, la politica, gli anni '50: raccontati dal posto dove è passato tutto. Un podcast del Post, scritto e raccontato da Claudio Caprara
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